Testo sulla Vergogna dopo lo Skill Shame Training, a Mandali, Giugno 2017
Nella vergogna ci sentiamo soli e isolati, nella vergogna non vediamo chiaramente che c’è una luce, c’è un punto nel quale possiamo incontrare noi stessi, il nostro vero sé. Soltanto prendendoci il rischio di uscire dalla nostra caverna, dalla nostra zona di comfort e STARE IN PIEDI sulle nostre gambe, mostrandoci e dicendo la nostra verità e condividendo noi stessi, possiamo trasformare l’ISOLAMENTO in CONNESSIONE. In quel punto possiamo incominciare a guarire, la magia accade e noi possiamo trasformarci, possiamo tornare ad essere veramente noi stessi, possiamo tornare a casa e incominciare a vedere, ad aprire i nostri occhi. Possiamo vedere il nostro vero sé e non la nostra identificazione con la vergogna e come conseguenza iniziamo a vedere la realtà così com’è e le altre persone così come sono. Possiamo iniziare a vedere la bellezza, la grazia e l’amore ovunque, nella natura, nelle persone e la cosa più importante anche in NOI STESSI. La bellezza che dalla nostra luce interiore può splendere dall’interno all’esterno. Tutto e tutti vibrano e irradiano una luce, ognuno di noi come un albero può mettere radici nella terra e da qui incominciare a fiorire, sorgere verso il cielo e il sole, incontrando gli altri da uno spazio di felicità, giocosità, gioia, vulnerabilità, leggerezza e verità.
La vergogna ci rende umani, ci porta in profondità, in contatto con tutte le emozioni che stanno al di sotto e che la maggior parte delle volte abbiamo paura di contattare, affrontare e sentire. Se tutti noi potessimo incontrarci in quella vulnerabilità, in quello spazio reale e profondo allora potremmo incominciare a sciogliere la spirale e semplicemente tornare AL NOSTRO VERO SE’. Non c’è un giusto o sbagliato, un buono o cattivo, un bello o brutto, tutte le dualità si dissolvono e possiamo tornare ad essere uno.